Imbarcazioni: impianto elettrico senza problemi. I consigli Mastervolt
Ripristinare il corretto funzionamento della batteria con sistemi di carica intelligente; controllare i morsetti e i cablaggi; effettuare un esame ai collegamenti; impiegare sistemi totalmente compatibili di batterie, caricabatterie e inverter: le indicazioni Mastervolt
La stagione nautica si avvicina, meglio pensare per tempo all’impianto elettrico dell’imbarcazione. L’inverno (soprattutto se sia stato freddo e umido), l’autoscarica, l’assenza di ricariche regolari accorciano la vita media della batteria. E’, poi, da considerare il fatto che molte batterie, durante la stagione fredda, vengono ricoverate sui pavimenti freddi dei magazzini, oppure appoggiate ai bancali di legno.
Ecco, a questo proposito, una serie di indicazioni per le officine nautiche e i diportisti che Mastervolt, azienda olandese specializzata in sistemi elettrici, diffonde in questi giorni.
Una soluzione per ripristinare il corretto funzionamento della batteria, dopo la pausa invernale, è costituita da un sistema di carica intelligente: in estrema sintesi, è possibile l’impiego di un caricabatterie regolato in base al tipo di batterie impiegate. Il caricabatterie “intelligente” controlla le condizioni di ciascun banco batterie e, in più, è in grado di regolare il regime di carica in base alle necessità del banco specifico. Mastervolt, in questo caso, propone caricabatterie che dispongono di un metodo di carica a tre stadi: se l’erogazione da terra viene a mancare, il caricabatterie ricomincia a lavorare da dove il ciclo si era interrotto.
E’ importante, poi, il controllo delle condizioni dei morsetti: a causa delle vibrazioni a bordo, può accadere che alla lunga i morsetti si allentino: la logica conseguenza è la perdita di contatto alla batteria. E’ quindi importante assicurarsi che le batterie siano ben fissate, che i morsetti siano puliti, non eccessivamente stretti, come anche spalmati con un sottile strato di vaselina per evitare la corrosione. Spesso una batteria scarica in realtà è solo mal collegata.
Quanto ai pericoli di corrosione, è bene ricordare che a bordo i cablaggi operano in condizioni non certo ottimali; inoltre, la salsedine può avanzare attraverso i terminali e ossidare i fili. Purtroppo, non è sempre possibile determinare a una prima occhiata l’entità della corrosione. In questo caso, è possibile impiegare un filo completamente stagnato: metodo costoso, ma che permette una efficace protezione contro la corrosione strisciante. E’ importante anche, all’inizio della stagione, riscaldare la barca e asciugare con termo riscaldatori o deumidificatori.
Durante l’inverno, poi, la presa da terra può essere lasciata a bordo, per essere riutilizzata durante la stagione nautica. E’ bene, per questo, dedicarvi qualche minuto per controllare lo stato di salute di cavo e connessioni. Spesso, i cavi collegati alle prese di banchina soffrono a causa dello stress meccanico causato dal passaggio di pesanti carrelli; inoltre, l’acqua dei porti, spesso inquinata dai residui di olio, provoca corrosione al rivestimento del conduttore. Per questo bisogna controllare i terminali, nel caso che i perni siano danneggiati, le parti in metallo presentino corrosione, schiacciamenti e sfregamenti che possano avere danneggiato l’isolamento esterno. In questo caso, Mastervolt produce robusti cavi per la presa da terra, progettati con una speciale rigatura per evitare che rotolino sul ponte o pontile.
Se, poi, l’impianto elettrico della barca non è più affidabile, Mastervolt consiglia l’installazione di un sistema totalmente compatibile di batterie, caricabatterie e inverter: non più impianti formati da mix di apparecchiature di produttori diversi, ma sistemi progettati per operare insieme.